Blog - Divieti di accensione e obblighi di manutenzione: tutto quello che c’è da sapere per l’inverno 2022-2023
Divieti di accensione e obblighi di manutenzione: tutto quello che c’è da sapere per l’inverno 2022-2023
Le regole applicate in Lombardia per i divieti di accensione degli impianti termici a biomassa legnosa non vedono l’introduzione di importanti novità rispetto allo scorso anno, ad eccezione del caso del Comune di Milano che per alcuni impianti e per le installazioni attua una nuova regolamentazione (art.3).
MISURE PERMANENTI E TEMPORANEE SULL’INSTALLAZIONE E L’UTILIZZO DI STUFE A LEGNA E IMPIANTI A BIOMASSA
Sostanzialmente, in Regione Lombardia è permessa l’installazione di sistemi a biomassa a 4 o 5 stelle e l’accensione dei sistemi a 3, 4, 5 stelle, fatta eccezione per i periodi in cui scattano le limitazioni temporanee, che vietano di accendere gli impianti in classe 3 stelle (1° livello) e 4 stelle (2° livello).
La normativa non prevede invece limitazioni per le stufe e i caminetti ad accumulo di calore progettate su misura, secondo la norma UNI 15544, in virtù della loro efficienza e delle emissioni pulite che garantiscono.
LE NOVITA’ DAL 1° AGOSTO 2022 SULLE MANUTENZIONI DEGLI IMPIANTI A BIOMASSA
Da questo inverno, gli impianti di riscaldamento a legna, pellet o cippato presenti in Lombardia sono sottoposti a nuove normative per la manutenzione, che ne garantiscono maggiore sicurezza, efficienza, durata negli anni e che puntano alla riduzione di emissioni di polveri inquinanti nel bacino padano.
Con le nuove disposizioni regionali per gli impianti temici, la Lombardia si pone l’obiettivo di favorire il miglioramento della qualità dell’aria, attraverso una capillare regolamentazione di controlli e manutenzione periodici degli impianti termici a biomassa legnosa eseguiti da tecnici qualificati.
Tra le novità in vigore troviamo alcuni cambiamenti nelle periodicità obbligatorie dei controlli che per la canna fumaria diventano annuali, mentre per la manutenzione dell’impianto variano da uno a quattro anni in base alla potenza termica al focolare dell’impianto (sotto tutti i dettagli).
Un altro importante aspetto della norma è destinato agli impianti termici in esercizio, ma mai oggetto di controllo da parte di un operatore abilitato o comunque non inseriti nel Catasto Unico Regionale Impianti Termici (CURIT). Entro il 31/07/23 tali impianti vanno sottoposti a controllo e manutenzione da parte di un operatore abilitato. In questo caso si rischia l’applicazione di sanzioni fino a 3000 € (art. 15, comma 5, del d. lgs. 192/05).
Riportiamo qui le risposte, dei nostri fumisti esperti, ad alcune domande sulla nuova manutenzione degli impianti.
OGNI QUANTO TEMPO VA FATTA LA MANUTENZIONE PROFESSIONALE?
Dal 1° agosto 2022 i controlli degli impianti a biomassa devono avere almeno cadenza:
– annuale, per apparecchi con potenza termica al focolare maggiore di 15 kW;
– biennale, per apparecchi con potenza termica al focolare maggiore di 10 kW e inferiore o uguale a 15 kW;
– quadriennale per generatori con potenza termica al focolare nominale uguale o inferiore ai 10 kW.
La pulizia della canna fumaria deve essere eseguita prima di ogni controllo dell’efficienza energetica ed eventuale manutenzione dell’impianto e comunque almeno una volta all’anno oppure ogni 4 tonnellate di biomassa bruciata, per ridurre le emissioni nocive dovute ad eccessivo spessore della fuliggine ed evitare i rischi di incendio.
MI CONVIENE RICHIEDERE LA MANUTENZIONE PROFESSIONALE DELLA MIA STUFA O CAMINETTO?
Assolutamente sì. Non effettuare la manutenzione e la pulizia dell’impianto comporta un aumento significativo delle emissioni di polveri inquinanti, motivo per cui in Lombardia sono state introdotte normative che includono la manutenzione tra gli obblighi dei possessori di stufe e caminetti, e di conseguenza prevedono importanti sanzioni in caso di inadempienza.
A fronte di una piccola spesa, la manutenzione regolare consente di mantenere nel tempo l’alta efficienza della vostra stufa o caminetto: questo permette di risparmiare combustibile e continuare a utilizzare comodamente l’impianto come fosse nuovo.
Non da ultimo, il controllo periodico, effettuato da esperti, evita il verificarsi di situazioni problematiche che potrebbero avere un impatto sulla sicurezza della stufa e arrecare danni dalla risoluzione più complessa e onerosa.
CHI PUÒ EFFETTUARE LA MANUTENZIONE PROFESSIONALE E QUALE DOCUMENTAZIONE DEVE RILASCIARE?
La manutenzione professionale può essere effettuata solo da tecnici abilitati, gli unici che possono inserire l’impianto nel Catasto Unico Regionale Impianti Termici (CURIT) e rilasciare il Rapporto di Controllo regionale a intervento effettuato.
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